Ginseng



Per gli antichi testi cinesi, risalenti al III-VI secolo a.C., il Ginseng era il tonico delle 5 viscere e le sue benefiche proprietà erano tali che chi le provava non poteva dimenticarle. Studi recentissimi, effettuati in Europa, Stati Uniti, Russia, Giappone e Corea, riconoscono al Ginseng le straordinarie proprietà da tempo attribuitegli. Il Ginseng è infatti tra le piante officinali più diffuse della medicina popolare, che ne utilizza l’estratto ottenuto dalla sua radice a scopi curativi.

Originaria delle zone montagnose dell′Asia, dal Nepal, alla Corea, alla Manciuria, questa pianta è stata usata come sorgente di energia e di salute dalle più antiche popolazioni di queste zone, e lo testimoniano i nomi di "erba divina", "radice di vita", o perfino "regina delle piante" con cui, dalla notte dei tempi, è stata chiamata.
Nel più antico trattato di medicina cinese, quello "dell'Imperatore Giallo", scritto intorno al 2800 a.C., si parla già con grande rispetto del ginseng e dei suoi straordinari effetti; la tradizione lo indicava come un'autentica panacea di tutti i mali, e non a caso, molti millenni dopo, quando, giunto in Occidente, si trattò di catalogarlo insieme a tutte le altre piante con un bel nome greco scelto ad hoc, il nome fu proprio Panax Ginseng.

Il termine Panax significa, pan (tutto) akèia (cura, rimedio), (termine dal quale viene anche la parola italiana panacea, cioè rimedio a tutti i mali); mentre il nome "ginseng" deriva invece dalla trascrizione del nome cinese "Jen-Shen", cioè "pianta-uomo", e vuole alludere a due caratteristiche particolari della nostra pianta: una occulta, e cioè la complementarità che la lega all′uomo e alle sue funzioni vitali, e una molto concreta e visibile a tutti, e cioè la forma della sua radice. La prodigiosa forza del ginseng risiede nella sua strana radice: lunga dai 15 ai 20 cm., a fittone, provvista di due fittoni laterali e moltissimi filamenti, può ricordare abbastanza da vicino la sagoma di un corpo umano.

L’uso cosmetico dell’estratto di Ginseng è al contrario un fenomeno piuttosto recente, le prime documentazioni scientifiche relative ad un suo possibile utilizzo in preparati cosmetici risalgono a circa quaranta anni fa.
Sono stati pubblicati rapporti riguardanti formulati cosmetici in cui si utilizza, da solo o in sinergia con altri estratti vegetali, l’estratto di Ginseng, del quale si riporta la funzione stimolante del metabolismo tissutale, tonificante del sistema muscolare cutaneo, del tono nervoso e dell’elasticità della pelle, in grado quindi di contrastare le rughe. Alle saponine presenti nell’estratto (ginsenosidi) sono attribuite funzionalità idratanti e riattivanti la circolazione periferica e di conseguenza una maggiore biodisponibilità dei principi attivi, sia a livello degli strati più superficiali dell’epidermide, sia a quelli più profondi.
L’uso del Ginseng in campo cosmetico si rivela appropriato grazie alla capacità di migliorare l’elasticità della pelle e di favorirne l’idratazione, inibendo la formazione di rughe. Effetto dovuto all’azione sinergica di componenti quali: ginsenosidi, fitosteroli, vitamine, mucillagini, pectine ecc. È dimostrato che i ginsenosidi hanno la capacità di bloccare i radicali liberi, proprio questa loro proprietà rende significativo l’impiego dell’estratto di Ginseng nei trattamenti cutanei ad azione anti-age, contrastanti le rughe.
I ginsenosidi hanno anche effetti benefici contro l’ipercheratinizzazione della pelle, esercitano azione vasoprotettiva e favoriscono l’assorbimento cutaneo delle sostanze sinergiche.



Scheda informativa

- Nome Comune:Ginseng.
- Nome Botanico: Ginseng panax.
- Famiglia: Araliaceae.

Descrizione pianta:
- Pianta: piccola pianta erbacea perenne, che può raggiungere un′altezza che varia dai 50 ai 150 cm.
- Fusto: fusto con 3-4 diramazioni delle dimensioni di circa 40-50 cm alle cui estremità vi si trovano le foglie.
- Fiori: quando fiorisce, il ginseng presenta fiori color verde-biancastro raggruppati in ombrelle.
- Foglie: dal suo fusto si dipartono da una a tre foglie, composte a loro volta da foglioline picciolate, ellittiche e seghettate ai margini.
- Frutti: suoi frutti sono piccole bacche rosse con uno o due semi.
- Radici: a fittone, di colore giallo chiaro-bianco. Lunga dai 15 ai 20 cm., provvista di due fittoni laterali e moltissimi filamenti la cui forma ricorda il corpo umano (il nome deriva dal cinese Jen-sen che significa "pianta uomo").

- Parte utilizzata: radice.
- Fioritura:la fioritura avviene al terzo anno.
- Periodo di raccolta: la radice raggiunge la maturazione completa a partire dal 6° anno, epoca dalla quale si può iniziare la raccolta, normalmente nella stagione autunnale. Il terreno utilizzato per una piantagione di ginseng non può essere impiegato per una seconda coltivazione prima di 10-15 anni.
- Dove si trova: patria d′origine del ginseng è la Cina, ma da millenni è coltivato anche in Corea, Giappone e Russia.
- Come si conserva: le radici vengono essiccate e sottoposte ad ulteriori lavorazioni per ricavarne la polvere, l'estratto o l'estratto in polvere.
- Principi attivi: saponine, sali minerali (tra cui rame, zinco, manganese, ferro, alluminio), steroli, vitamine del gruppo B.
- Attività principale:
* ricostituente (rinvigorisce e rafforza tutti i sistemi e gli organi).
* Tonico ormonale (stimola le ghiandole endocrine e le surrenali).
* Cardiotonico (tonifica il cuore).
* Antistress (dà resistenza al caldo, al freddo, alle intossicazioni chimiche).
* Antiastenico e antifatica (dà resistenza alla fatica).
* Afrodisiaco (stimola il desiderio e le funzioni sessuali).
* Antiastenico potentissimo grazie all′alto contenuto in manganese, i ginsenoidi, sono chiamati gli "spazzini" dei radicali liberi.
* Regolatore della produzione ormonale femminile e maschile (grazie agli isoflavoni e all′estradiolo, che sono dei fitoestrogeni, sostanze ormoni simili.

Modalità d′uso:
- in commercio: capsule, estratto secco, estratto fresco, tintura madre.

Uso interno: per tutte le attività.
* Il modo migliore per assumere il ginseng è comunque una dose di estratto molle (le confezioni sono dotate di una palettina), la mattina a digiuno.
* Eventualmente si possono utilizzare sciroppi e fiale, sempre a digiuno, prima di colazione e pranzo.
* Meno efficaci le compresse, i granulati solubili e le gomme.
* Ottimi gli sciroppi e i preparati liquidi che oltre al ginseng contengono prodotti apistici come la pappa reale e il polline.
Si consiglia di non prendere più di 40-50 mg al giorno di ginsenosidi in due somministrazioni, al mattino al risveglio e nel primo pomeriggio, per cicli di non più di 45-60 giorni con 20 giorni di pausa tra i cicli.
Possibilmente non assumere dopo le ore 16:00 per evitare insonnia.

Uso esterno:
* Per bagni tonificanti, stimolanti e ridurre il senso di stanchezza.
* Lozioni, saponi da bagno, shampoo.

Cosmesi: viene utilizzato come elasticizzante e rassodante per pelli secche, rugose e senescenti. Dalla radice del Ginseng si ottiene un estratto ricco in saponine triterpeniche che fatte interagire con i fosfolipidi di soia , formano un complesso molecolare che prende il nome di Fitosoma.
Il fitosoma di Ginseng è in grado di agire profondamente a livello epidermico svolgendo un’'azione tonificante e di rassodamento su tutta la pelle.
Crema ai fitosomi di Ginseng sono in grado di dare tono ed fermezza alla pelle, attenuarne le piccole rugosità e favorire il rinnovamento delle cellule epidermiche.

(Fonte: http://erboteca.altervista.org)

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