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NOME SCIENTIFICO:
Calendula officinalis
FAMIGLIA:
Composite
DESCRIZIONE:
Conosciuta ed apprezzata fin dai tempi più remoti la calendula, che é detta comunemente "fiorrancio", é un'erbacea annuale, o una perenne suffruticosa, assai diffusa sia in natura che coltivata.
FUSTO:
I fusti della calendula sono verdi, robusti, succulenti, ramificati e ricoperti da una fine peluria. Essi raggiungono anche il mezzo metro di altezza.
FOGLIE:
Le foglie sono oblunghe, con il margine dentato, prive di picciolo, di un color verde pallido, pelose verso la base del fusto.
FIORI:
Appaiono da aprile a novembre, e anche oltre, i fiori giallo arancio, profumati, che si chiudono al calare della luce. Essi contengono molti benefici principi attivi e vanno raccolti preferibilmente nelle prime ore del mattino.
HABITAT:
La zona di coltivazione della vite é la stessa ove si trova con facilità anche la calendula selvatica. COLTIVAZIONE: Non vi sono difficoltà; è possibile la coltivazione in vaso. I fiori durano a lungo dopo la raccolta.
ESPOSIZIONE:
La calendula é una pianta che gradisce un terreno ricco e ben lavorato e una posizione soleggiata. Teme più di ogni altra cosa l'eccesso di umidità che può far sviluppare delle malattie risolvibili con trattamenti a base di zolfo.
RIPRODUZIONE:
La moltiplicazione avviene per semina, spesso spontanea se il substrato é tenuto smosso in superficie.
CRESCITA:
Ogni cespo ha necessità di disporre di una trentina di centimetri di terreno o poco meno. Per avere una fioritura protratta risulta utile cimare le piante.
RACCOLTA:
I capolini floreali si raccolgono in prossimità della fioritura, cioè in maggio se la semina é stata autunnale o in agosto nel caso della semina primaverile.
CONSERVAZIONE:
I fiori vanno essiccati velocemente ma a bassa temperatura, Perché‚ non perdano i caratteristici colori vivaci che li fanno tanto apprezzare nei pot-pourri.
PROPRIETA':
IN CUCINA:
Le foglie delle calendule si possono aggiungere alle insalate; i petali freschi vengono usati per aromatizzare il pesce e per guarnire. I petali essiccati servono a preparare un aceto aromatico: una manciata di petali basta per mezzo litro d'aceto bianco o rosso, dopo 40 giorni di macerazione (in un vaso a chiusura ermetica) si filtra il tutto e si imbottiglia.
BELLEZZA:
Le pomate a base di calendula sono un ottimo lenitivo per la pelle arrossata e screpolata; l'olio che si ottiene esponendo ai raggi del sole per una quindicina di giorni una manciata di petali di calendula ben chiusi in un vasetto (mischiato quindi con una uguale quantità di olio di germe di grano) esercita un'azione rigenerante sull'epidermide. Anche all'acqua del bagno possono essere aggiunti i petali di calendula: la pelle verrà dolcemente detersa e ammorbidita.
SALUTE:
La calendula ha proprietà calmanti, blandamente antisettiche e depurative; il suo infuso é digestivo e favorisce il deflusso della bile dal fegato. CURIOSITA': Il nome "calendula" attribuito a questa pianta e derivato dal latino "calendae" ne sottolinea la quasi perenne fioritura, sta ad indicare che essa é sempre in fiore il primo giorno di ogni mese.
(Fonte:http://www.thais.it/botanica)