Malva

 

NOME SCIENTIFICOMalva sylvestris L.

FAMIGLIA: Malvacee

DESCRIZIONE:
Di origine forse nordafricana, si è rapidamente diffusa nei secoli in tutto il Mediterraneo ed è rilevabile non solo nelle aree verdi, ma anche nei pressi dei centri urbani, dove cresce spontaneamente.

La Malva, in particolare i fiori, è ricca di elementi con azione antinfiammatoria e antibatterica, come sali minerali, ossalato di calcio, potassio e vitamine di vari gruppi, tra cui le A, le B e le C. Gran parte del suo potere lenitivo, però, è dovuto alle mucillagini che ne costituiscono anche il 15% della composizione: si tratta di una sostanza viscosa, lontanamente simile alla colla, utile per costruire una membrana sui tessuti affinché non siano penetrati da batteri e altri agenti irritanti.

Per questo motivo l’utilizzo di Malva nelle patologie più comuni, è così efficace: forma infatti una barriera sulla zona irritata, accelerandone la guarigione ed evitando che l’infezione si aggravi o si propaghi.

Per godere delle uniche qualità della pianta, basta raccoglierla e metterla in infusione.

Malva per problemi alle vie respiratorie

La prima applicazione della Malva è sicuramente nelle vie respiratorie, dove può essere d’aiuto nel contenere i sintomi delle più frequenti patologie invernali. Dal mal di gola ai raffreddori, passando per gli stati influenzali, la pianta aiuta a ridurre il gonfiore delle tonsille, placa la tosse ed è utile per sbloccare un naso chiuso.

Questo perché le mucillagini vanno a depositarsi sulle mucose irritate, impedendo infezioni multiple e garantendo un immediato sollievo. Per approfittare di questi effetti benefici è sufficiente bere un’infusione filtrata di malva – sia del fiore che del fusto – due o tre volte al giorno, fino alla completa remissione dei sintomi.

Malva per i problemi dell'apparato digerente

Oltre alle proprietà sfiammanti, la Malva ha un medio potere lassativo, dovuto proprio alle mucillagini che rendono le feci bloccate nel colon più morbide e facili da espellere. Questa peculiarità deve essere sempre presa in considerazione quando si utilizza l’erba per scopi diversi rispetto alla stitichezza – ad esempio, per le vie respiratorie – così da non imbattersi in sgradite sorprese.

Allo stesso tempo, la Malva potrebbe non essere indicata per quei pazienti affetti da crisi di dissenteria cronica oppure acuta.

Nei casi di stitichezza, così come anche nella sindrome del colon irritabile, può essere invece utile bere due o tre tazze di malva al giorno, in concomitanza con i pasti principali.

La pianta è inoltre utile in caso di gastriti o di reflusso gastroesofageo, perché le già citate mucillagini si depositano sui tessuti di stomaco ed esofago proteggendoli dall’azione degli acidi gastrici.

La Malva per i problemi della pelle

La Malva è un valido toccasana anche per quei fastidi esterni dell’organismo, quindi tutti quelli che non richiedono un’assunzione dell’infuso bensì degli impacchi. È il caso di gran parte delle problematiche connesse alla pelle, come l’orticaria, l’orzaiolo, la dermatite atopica, le scottature da esposizione al sole o anche solo la semplice desquamazione da eccessiva secchezza della cute.

Dopo aver portato a ebollizione fusto e foglie, sarà sufficiente immergere un panno o un batuffolo di cotone e applicare a tampone sulla pelle, preferibilmente a temperatura ambiente. Non essendoci in questo caso il rischio di indesiderati effetti lassativi, l’operazione può essere ripetuta più volte nel corso della giornata, senza nessuna particolare precauzione, fino alla scomparsa dei sintomi.

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