L'olio di semi di Girasole spremuto a freddo è un olio neutro, una base emolliente e nutritiva naturale che contiene grandi percentuali di vitamine E ed F, antinvecchiamento e protettive dell'epidermide. Inoltre è utilizzato per l'igiene orale e per l'equilibrio intestinale, contro la stipsi.
CONSIGLIATO
Come base emolliente e nutritiva che aiuta l'assorbimento di altri principi attivi aggiunti. Lenitivo per la pelle. Ottimo come struccante naturale. Eccellente per sciaqui orali purificanti.
PRINCIPI ATTIVI
Lipidi, vitamina E, vitamine del gruppo F.
INGREDIENTI
Helianthus annuus.
MODO D'USO
Utilizzare come base l'olio di girasole a cui aggiungere e diluire oli essenziali; utilizzare al naturale per sciacqui orali o microclismi.
CONTROINDICAZIONI
Nessuna controindicazione.
- Olio di Girasole Puro Estratto a freddo - Lenitivo / Nutriente Pelle /Emolliente - Igiene orale - Enteroclismi Intestinali. -
ULTERIORI APPROFONDIMENTI
Sciacqui orali
A digiuno, ci si sciacqua la bocca con un cucchiaio da minestra (al massimo) o un cucchiaino da caffè (al minimo), di olio di girasole di prima spremitura a freddo. Il momento migliore per farlo è appena alzati al mattino oppure prima dei pasti (i malati cronici possono ripetere l'operazione due o tre volte al giorno).
L'olio di girasole, ricco di acidi grassi polinsaturi, facile da trovare e di sapore leggero, è molto adatto. Va tenuto in bocca e "succhiato" a lungo facendolo circolare bene fra i denti.
Dopo quindici-venti minuti cambia colore e consistenza: da denso e giallo diventa molto liquido e bianco come il latte, il che dimostra l'efficacia della pulizia così effettuata.
A questo punto bisogna sputare tutto l'olio e lavarsi con cura i denti prima di bere o mangiare.
Attenzione: l'olio non va mai ingoiato! Il liquido che rimane dopo gli sciacqui è infatti carico delle sostanze infettive e/o tossiche eliminate dall'organismo. Se l'olio resta giallo, significa che la pulizia non è durata abbastanza a lungo ed è insufficiente.
Bibliografia: Alain Bondil - Marion Kaplan, Mangiare meglio per viverepiù a lungo, secondo il metodo Kousime. Edizione Tecniche Nuove (Milano 1966).
Il girasole (Helianthus annuus, L. 1753) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Asteracee, con una grande infiorescenza a capolino.
Il fusto può arrivare a 3 metri di altezza, mentre il diametro del capolino può raggiungere i 30 cm.
Il nome comune italiano deriva dal fatto che il capolino ruota durante la giornata in direzione del sole, comportamento noto come eliotropismo.
Il girasole è originario delle Americhe dove fu coltivato fin dal 1000 a.C. Francisco Pizarro scoprì che gli Incas consideravano il girasole l'immagine del loro dio del sole. All'inizio del XVI secolo furono portati in Europa sia riproduzioni in oro del fiore, sia semi dello stesso. Heliantus è invece il nome greco del girasole.
Il mito greco
Nella mitologia greca si racconta di come una ninfa di nome Clizia si fosse innamorata del dio del sole Apollo e non facesse altro che guardare il suo carro volare nel cielo. Nove giorni dopo venne però trasformata in un girasole. Per questo motivo la parola girasole esisteva già molto tempo prima che l'"Heliantus annuus" venisse portato in Europa ed è evidente che il mito sopracitato (menzionato ne Le Metamorfosi di Ovidio) si riferisca più propriamente all'eliotropio.
Il termine girasole è anche usato per indicare le altre piante appartenenti al genere "Helianthus", molte delle quali sono perenni.
Quello che viene definito il fiore è in realtà il capolino, composto da un affollamento di numerosi fiori. I fiori esterni sono i "fiori dei petali" e possono essere gialli, marroni, arancioni o di altri colori. Questi fiori sono però sterili. I fiori che riempiono il capolino sono chiamati "fiori del disco".
La sistemazione dei fiori all'interno del disco avviene secondo la sezione aurea, ottenendo uno schema a spirali in cui il numero di spirali orarie e di quelle antiorarie sono successivi numeri di Fibonacci. Di solito ci sono 34 spirali in un senso e 55 nell'altro; in girasoli molto grandi si possono trovare 89 spirali in un senso e 144 nell'altro.
I fiori del disco maturano e diventano semi. Tuttavia ciò che è comunemente chiamato seme è il realtà il frutto (un achenio) della pianta, con i veri semi circondati da pula indigeribile.
L'eliotropismo
La maggior parte dei capolini presenti in un campo di girasoli fioriti punta ad est, dove il Sole sorge. Boccioli di girasole non ancora maturi mostrano già questo eliotropismo; in giornate soleggiate seguono il percorso del sole nel cielo da est ad ovest, mentre di notte e al crepuscolo tornano ad orientarsi verso est. Il movimento è originato dalle cellule motrici del pulvino, un segmento flessibile dello stelo che si trova proprio sotto il bocciolo stesso ed è dovuto ad un meccanismo di tipo ormonale che coinvolge l'auxina. Lo stelo si irrigidisce alla fine di questo stadio di maturazione e quando il girasole fiorisce lo stelo si blocca in direzione est. Per questo motivo i girasoli fioriti non sono più eliotropici, anche se la maggior parte dei fiori puntano nella direzione in cui sorge il sole.
L'infiorescenza del fiore selvatico visibile ad esempio ai bordi delle strade non si volge al sole, bensì in una direzione qualsiasi ma le foglie continuano a mostrare un certo eliotropismo.
Coltivazione ed usi
Per crescere bene, il girasole necessita di molto sole. Cresce meglio in terreni fertili, umidi, ben irrigati. I semi dovrebbero essere interrati ad una interfile di 45 cm con una densità di circa 8-9 piante per metro quadrato e a 2.5 cm di profondità. Sopporta molto meglio di altre specie, a ciclo primaverile/estivo, limitate carenze idriche.
I semi di girasole vengono venduti come snack se tostati, specialmente in Cina, Stati Uniti ed Europa. Sono impiegati inoltre come mangime per uccelli e roditori. In cucina, possono essere utilizzati per insalate o se ne può estrarre un olio.Tutt'oggi sono disponibili varietà ad alto tenore di acido oleico che non si discostano troppo dalla composizione dell'olio di oliva.
(Fonte: Wikipedia)
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